Il rutto del coglione

Recentemente abbiamo assistito ad uno spettacolo di deficienza umana tale da far rabbrividire chiunque abbia un minimo di sale in  zucca.
Per chi non lo sapesse, un noto intellettuale contemporaneo romano, famoso per le sue dichiarazioni molto pacate e rispettose, oltre che per la sua magnanimità, che lo porta ad essere considerato al pari di Madre Teresa di Calcutta, si è scagliato contro il governo, reo, secondo il caro filantropo sopracitato, di aver commesso il crimine di chiudere le discoteche.
Ha poi continuato asserendo, seguendo la sua astrusa e contorta logica, che si dovrebbe chiudere anche le scuole, in quanto è possibile che si verifichino assembramenti durante le ore di lezione.
Ora, mi sento in dovere di dire all'esimio Signor Damiano, detto anche Er Faina, di riflettere attentamente sulle sue esternazioni, sempre che le sue sinapsi, evidentemente molto provate, siano ancora in grado di espletare le loro funzioni.
Equiparare le discoteche, luogo di socialità e festa, nel quale non è possibile mai rispettare il distanziamento interpersonale di un metro per ovvie ragioni, alla scuola, baluardo della educazione e della cultura, che, mi sento di dire, ha anche lo scopo di fare in modo che non crescano più esemplari di rutto d'uomo, qual è invece il mugnifico signor Damiano.
Credo che, a giustificare la scelta di chiudere le discoteche, basti vedere un video circolante in questi giorni sul web, ritraente un altro esemplare di DJ coglione sputare una bevanda alcolica nebulizzata su tutto quanto il pubblico, mettendo a rischio la salute di centinaia, se non migliaia di persone.
Questo è solo uno dei tanti esempi di mancato rispetto delle regole anticontagio in discoteca, oggettivamente spesso inapplicabili in questi luoghi.

Chiudere oggi, per riaprire domani in sicurezza, credo che sia la cosa più sensata da fare al momento.

Anche nelle scuole servirà, ovviamente, un rispetto rigoroso delle regole, onde evitare la nascita di nuovi focolai.

Credo che vadano fatti tutti i sacrifici necessari per riaprire le scuole, cosa indispensabile per permettere agli studenti la formazione che vogliono e meritano.