Denunciare è condannare? // Postilla su "Il giovane medio degli anni duemila"

Sono stato felicemente sorpreso dalla moltitudine di reazioni che ha suscitato l'articolo sul "G.M. "(Giovane Medio): permettetemi, quindi di esprimere grande felicità per questo, in quanto promuovere una discussione costruttiva è il principale scopo del nostro sito. 

Non vorrei però che il messaggio che intendevo dare sia stato frainteso; credo sia quindi il caso di fare alcune precisazioni onde evitare qualsiasi tipo di equivoco.

La mia intenzione era semplicemente quella di mettere in evidenza alcuni aspetti critici che riguardano da vicino la nostra generazione, specialmente in relazione all'utilizzo dei social.

Ho deciso, in qualche caso, di usare anche alcuni termini forti, ma sempre con lo scopo di rafforzare il mio messaggio e di suscitare una riflessione ed un dibattito.

Come ho scritto nella conclusione del già citato articolo, un giovane che abbia, tutti insieme, i problemi che ho menzionato non esiste; non è possibile però negare che alcune di queste situazioni esistano e siano abbastanza diffuse tra i giovani.

La mia voleva essere, di fatto, una provocazione; alcuni pensieri scritti per farci riflettere e, se possibile farci migliorare.