Kotiomkin


CESENATICO
Da ormai quasi un mese moltissimi studenti sono costretti a fare lezione da casa, usufruendo della ormai tristemente celebre DAD, spesso oggetto di diatribe e discussioni.
CiĆ² che ĆØ indubbio ĆØ certamente la lampante il gap formativo fra la didattica in presenza e didattica ĆØ molto ampio; ciĆ² non ĆØ certamente dovuto a una  negligenza da parte di qualcuno, ma a un oggettiva difficoltĆ  a fare lezione online.
Posso testimoniare personalmente che le difficoltĆ  sono tante e non sempre si riesce a superarle, seppur si faccia sempre tutto il possibile.
In questo ahimĆØ fosco quadro emerge quella che a me sembra una lampante veritĆ : la didattica a distanza puĆ² essere considerata solamente un ripiego, una soluzione d'emergenza.
Un suo utilizzo prolungato porterebbe a dei danni irreparabili nella formazione scolastica.

PROSPETTIVE CiĆ² che la comunitĆ  scolastica al momento non sa ĆØ la data in cui si riapriranno gli istituti superiori, chiusi per alleggerire la pressione sui mezzi pubblici.
Permettetemi di dire che in un paese che si ritiene grande come l'Italia ĆØ uno scandalo che si debbano chiudere le scuole, giĆ  fortemente penalizzate durante la prima ondata, perchĆ© non si ĆØ in grado di riuscire a garantire la sicurezza in autobus e treni.
Mi rifiuto di pensare che dopo i sollazzi agostani, ci si ritrovi ad avere le scuole chiuse perchĆ© si ĆØ pensato di piĆ¹ alle discoteche che all'aumentare il numero di mezzi, impossibilitando i ragazzi ad andare a scuola in modo sicuro.

UN GRANDE SFORZO CiĆ² che servirĆ  sicuramente sarĆ  un grande sforzo da parte di tutti, oltre a qualche necessario sacrificio.
Sono sicuramente favorevole a una rimodulazione o ad un allungamento degli orari scolastici, all'introduzione dei doppi turni e ad altre misure emergenziali, pur di garantire la didattica in presenza.
Il mio timore ĆØ che, perĆ², alla fine, il governo, come suo solito, pasticci e prenda dei provvedimenti fallaci e insufficienti, finendo per causare una nuova chiusura delle scuole.
Ho poi lungamente cercato, in un impeto di giachettiana memoria, dei termini in francese ortodosso per esprimere ciĆ² che penso sulle recenti dichiarazioni della ministra De Micheli, ma purtroppo non ne ho trovati: l'unica cosa che penso ĆØ che, cara ministra, hai detto una cagata pazzesca!






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